I domenica di Quaresima: le tentazioni

01
Mar

Le domeniche di Quaresima sono dense di Parola, ma anche di… parole. Sarebbe bastato solo uno dei lunghi Vangeli, per coprire di riflessioni tutto il periodo che ci accompagna verso la Pasqua e c’è il rischio di lasciare tutta questa grande ricchezza al solo momento dell’ascolto domenicale. La proposta è di fermarsi su poche parole, quelle che ci hanno parlato quando le abbiamo ascoltate e di portarle con noi durante la settimana, ripensarle, ripeterle, per “stare” con Gesù in questo tempo con semplicità, ma forse più in profondità. Io, per me, ho scelto queste:

 

PRIMA DOMENICA: LE TENTAZIONI – Matteo 4,1-11

Gesù venne condotto nel deserto… Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame.

Nel deserto per quaranta giorni e quaranta notti… Mi interrogano sempre più questi tempi, a volte lunghissimi, altre relativamente più brevi, di cui le Scritture non ci dicono nulla. Chissà cosa avrà pensato Gesù in quelle giornate da solo. Il deserto è il luogo dell’Esodo, una fase di passaggio in funzione di qualcosa che si deve compiere. Certo il racconto delle tre tentazioni, che Matteo inserisce in questo capitolo e che diventano di un grande valore simbolico, ci dice che Gesù ha dovuto operare delle scelte rispetto a quella che sarebbe stata, in parole e opere, la sua vita pubblica che comincia subito dopo, ma quei quaranta giorni aprono delle domande, ci parlano di quei periodi in cui anche noi ci arrovelliamo per scelte da fare, giorni e notti di pensieri, di dubbi, di preghiere, di profondo desiderio che qualcuno ci illumini, ci aiuti a decifrare e a comprendere cosa fare, come andare avanti. E poi “alla fine” ecco che Gesù “ebbe fame”. Non è logicamente una fame fisica, ma la fame che interrompe quell’isolamento. È come la nostra ‘fame’ di qualcosa che ci chiama a passare attraverso alcune esperienze e ad andare oltre. Nel vangelo di Giovanni, Gesù dirà “mio cibo è fare la volontà di Dio” (Gv 4, 31-34). Gesù non è chiamato a vivere nel deserto come Giovanni il Battista, cibandosi di locuste e miele selvatico come Matteo racconta nel brano precedente (3,4). Gesù ha scelto di andare per le strade, di incontrare donne e uomini; è questa la fame di Gesù: fame di relazioni, desiderio di vivere concretamente con le persone che incontrerà, giorno dopo giorno, quel traboccante amore che lo porterà davvero ad amare “fino alla fine”.

Donatella Mottin

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