Diocesi Sabina-Poggio Mirteto e Suore Orsoline SCM: un nuovo germoglio!

07
Ago

L’esperienza della Pandemia ha colpito ogni persona, ma alcune categorie sono state e sono particolarmente vulnerabili perché già fragili prima di questo evento. Uno degli ambiti nei quali le Suore Orsoline SCM hanno, fin dalla prima ora, lavorato è quello socio-educativo. Negli anni le sorelle non si sono occupate solo di minori, ma di donne con bambini in vari contesti di disagio sociale, donne maltrattate, violentate, sfruttate, profughe, in alternativa al carcere… insomma, le situazioni più diverse. Sulla scia di questa pluriennale esperienza, da circa un anno e mezzo, a Tor Lupara (Roma) è arrivato un piccolo nucleo orsolino. In accordo ed in stretta collaborazione con la diocesi Sabina-Poggio Mirteto, due orsoline scm hanno iniziato a prendersi cura delle ospiti e dei loro figli nella casa famiglia “Sacro Cuore”.

Abbiamo chiesto a sr. Annamaria e a sr. Nazarena di raccontare questa nuova esperienza. 

La Diocesi Suburbicaria Sabina-Poggio Mirteto è da sempre una realtà accogliente e molto attenta alle varie realtà che la abitano. Questa sensibilità e l’intuizione del Vescovo di allora Lino Fumagalli hanno portato ad una risposta alle tante situazioni di disagio e povertà, conosciute ed ascoltate.  

Per questo nel 2009 viene deciso di destinare una struttura all’accoglienza e all’accompagnamento di ragazze e donne che  si trovano in grande difficoltà nell’accettare e portare avanti una gravidanza. Spesso si tratta di una gravidanza inaspettata, a volte subita, non voluta.

I primi a coinvolgersi concretamente in questo progetto sono stati Gigi e Rita, due sposi che hanno contribuito a realizzare “La Casa Famiglia Sacro Cuore”, realtà presto conosciuta anche dai Centri Aiuto per la Vita (CAV), dalle parrocchie e altre strutture…

Attualmente, la Casa offre la possibilità di accoglienza di 5 posti. È una struttura sostenuta dalla Diocesi e dalle offerte che, da subito, hanno assicurato il sostegno economico e aiuti di altro genere. La gestione della Casa Famiglia è affidata alla responsabilità dei Coniugi Gigi e Rita, ma è coadiuvata anche da un Direttivo composto da figure professionali che operano volontariamente offrendo un prezioso servizio ed aiuto.

Le ospiti giungono in Casa Famiglia portando in grembo una vita spesso non voluta, ma portano anche le loro storie sofferte, con relative paure, insicurezze, diffidenze… Insieme a tutto questo ci sono anche speranze ed attese, ed è proprio qui il punto più alto della missione: porsi accanto con rispetto, ascolto, accoglienza, comprensione amorosa e materna…

Le ragazze sono aiutate ad assumere i loro compiti di gestione e cura della propria persona del loro ambiente, ma vengono orientate anche ad assumersi la responsabilità del buon funzionamento della casa collaborando nei vari servizi. Una volta nato il bimbo/a, possono rimanere per un tempo di 6 mesi, continuando così ricevere accompagnamento e aiuti necessari per accudire i loro bimbi in questa fase di vita molto impegnativa ed importante per entrambi.

Un buon gruppo di volontari, per lo più donne, sono presenti con la loro generosa disponibilità, contribuendo a creare un clima sereno, di buona collaborazione e rispetto reciproco. Responsabili e Volontari hanno sempre accolto con generosità le varie e numerose domande di accoglienza e aiuto, tanto che dalla fondazione nel 2009 ad oggi, sono state accolte più di 50 donne gestanti e sono nati altrettanti bimbi. Questo impegno ha concretizzato la gioia delle madri, ma anche tanta e soddisfazione di quanti hanno contribuito a salvare una o più vite.

E’ stato nel corso del 2018, che l’attuale Vescovo mons. Ernesto Mandara ha chiesto alla congregazione delle Suore Orsoline scm, di assumere la gestione della Casa Famiglia. Dopo le necessarie riflessioni, il Consiglio generale della congregazione ha risposto positivamente alla proposta del Vescovo inviando nel gennaio 2019 Sr.Annamaria Lora e Sr.Nazarena Migliorini, in qualità di responsabili della Casa Famiglia Sacro Cuore. Il 27 gennaio 2019, nella festa di Sant’Angela Merici (fondatrice della Compagnia di sant’Orsola, dalla quale sono nate tante famiglie religiose orsoline) la comunità parrocchiale durante la Messa ha accolto calorosamente le suore della Comunità di Monterotondo, della quale Sr.Annamaria e Sr.Nazarena faranno parte.

Vivere in Casa Famiglia non è semplicemente svolgere un’attività di assistenza e organizzazione delle giornate: è molto molto di più. È desiderio ed impegno delle sorelle e delle volontarie. È offrire alle ospiti uno stile di vita affinché possano sentirsi a casa: vengono programmati percorsi formativi, occupazionali, educativi… Le ragazze sono invitate ad occuparsi della loro persona, dei loro bimbi, del loro ambiente, ma anche dell’insieme della struttura che le accoglie, mantenendola  pulita e in ordine. Devono collaborare a turno nella preparazione dei pasti e successivo riordino.

La presenza delle suore è anche un impegno di ascolto, accoglienza di ansie e paure, necessità… È vivere l’emozione di ascoltare insieme per la prima volta il battito del cuoricino della loro creatura, vederne i lineamenti nelle ecografie, essere vicine con una presenza materna, così che la lontananza e l’assenza della propria madre sia più serenamente accettata.

È una grande gioia condividere con le giovani mamme i giorni imminenti all’attesa della nascita dei loro bimbi e poi l’esplosione di gioia si fa poi incontenibile, quando giunge la notizia del felice esito del parto.

In questo primo anno e mezzo di presenza, sono state accompagnate 7 ragazze in gravidanza e la nascita dei loro figli. Una di loro oltre ad essere in attesa di un nuovo figlio ha portato con sé la figlioletta di 16 mesi. I bambini presenti, al di là delle preoccupazioni, hanno contribuito al creare un clima buono e gioioso.

L’improvvisa e complicata esperienza della pandemia, ha lasciato i segni anche in questa realtà, già abitata di per sé da persone fragili. Sr. Annamaria e sr. Nazarena si sono ritrovate a dover gestire una vita quotidiana con le 4 neomamme e i loro bambini, tutti continuamente insieme.

Si sa che le relazioni chiuse diventano faticose, si caratterizzano per maggiori divergenze… Lentamente, però, questa esperienza difficile è diventata un’occasione per riflettere sul valore della vita, sull’importanza di saper collaborare, ascoltare e perdonare.

Per organizzare il tempo a disposizione durante la “chiusura” si è creato un mini laboratorio di bigiotteria, sono stati offerti brevi momenti di riflessione, di preghiera, ma anche qualche film. Il tempo così è trascorso abbastanza sereno, pur con la presenza di molti interrogativi sulla vita del domani.

In maggio, con la graduale riapertura, è iniziata la ricerca per una possibile sistemazione delle ospiti, tanto che alla fine di giugno tutte avevano trovato una realtà che permetta loro una maggiore autonomia, come previsto nei progetti formativi. La casa famiglia è ora chiusa temporaneamente, per un periodo di riposo, riflessione… fino alla riapertura che permetterà l’accoglienza di nuove future mamme, che certamente non tarderanno a bussare alle nostre porte e ai nostri cuori.

I pensieri ed i sentimenti presenti nelle suore sono di desideri a sostegno della vita, affinché sia accolta e protetta. Vorrebbero che nella casa famiglia S. Cuore, la futura mamma arrivando potesse incontrare una casa dove essere accolta, ma soprattutto trovasse un luogo dove prendere coscienza e fiducia di se stessa per poter scoprire il valore della vita. Come religiose, inoltre, c’è anche il desiderio che tutto questo sostegno alla vita possa far conoscere l’Amore Vero, cioè l’Amore di Dio Padre.

Sr. Annamaria e sr. Nazarena desiderano, (forse con un po’ di utopia) poter accompagnare all’uscita della Casa Famiglia la giovane mamma, non solo con la creatura alla quale ha dato alla luce, ma grazie al tempo trascorso lì, sperano che possa portare con sé buone esperienze per tutta la vita.

Sr Annamaria Lora e Sr.Nazarena Migliorin

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