Inizia la quaresima!

17
Feb

Inizia la quaresima, un tempo di conversione, di penitenza non fine a se stessa, ma volta a creare le condizioni di una rinascita. Per questo il gesto dell’imposizione delle ceneri è particolarmente significativo come momento d’avvio di un tempo forte per la Chiesa. E’ un tempo in cui la liturgia ci aiuta a dedicare più tempo alla preghiera, all’elemosina, alla carità…a lasciare qualcosa per fare spazio alla Parola di Dio. E’ un cammino interiore, favorevole alla vita, la nostra.

Ci lasciamo introdurre con le parole di Papa Francesco e il suo messaggio per questa quaresima, la seconda segnata dalla pandemia, ma anche dalla riflessione di Donatella Mottin sul Vangelo della liturgia delle ceneri.

Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità.

Cari fratelli e sorelle,

annunciando ai suoi discepoli la sua passione, morte e risurrezione, a compimento della volontà del Padre, Gesù svela loro il senso profondo della sua missione e li chiama ad associarsi ad essa, per la salvezza del mondo.

Nel percorrere il cammino quaresimale, che ci conduce verso le celebrazioni pasquali, ricordiamo Colui che «umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce» (Fil 2,8). In questo tempo di conversione rinnoviamo la nostra fede, attingiamo l’“acqua viva” della speranza e riceviamo a cuore aperto l’amore di Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo. Nella notte di Pasqua rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo, per rinascere uomini e donne nuovi, grazie all’opera dello Spirito Santo. Ma già l’itinerario della Quaresima, come l’intero cammino cristiano, sta tutto sotto la luce della Risurrezione, che anima i sentimenti, gli atteggiamenti e le scelte di chi vuole seguire Cristo.

Il digiuno, la preghiera e l’elemosina, come vengono presentati da Gesù nella sua predicazione (cfr Mt 6,1-18), sono le condizioni e l’espressione della nostra conversione. La via della povertà e della privazione (il digiuno), lo sguardo e i gesti d’amore per l’uomo ferito (l’elemosina) e il dialogo filiale con il Padre (la preghiera) ci permettono di incarnare una fede sincera, una speranza viva e una carità operosa.

(per continuare a leggere il messaggio del Papa clicca qui)

Mercoledì delle Ceneri / Mt 6,1-6.16-18

La giustizia, aiutata dalla carità, il digiuno e la preghiera sono elementi per cercare di attuare la volontà di Dio, presenti in tutte le religioni pur con modalità diverse. È particolarmente significativa, in questo brano di Matteo, l’indicazione che Gesù dà rispetto a dove pregare: non in piena vista nella sinagoga e ancor meno agli angoli delle piazze per essere guardati, ma egli esorta a entrare nella propria camera e a chiudere la porta.

A quel tempo, nelle povere case ebree, non c’erano certo le camere e la parola che è stata così tradotta, indicava la dispensa, il luogo più nascosto e chiuso dell’abitazione, dove si teneva quanto serviva alla vita di ogni giorno. Ecco, Gesù ci indica di metterci a pregare lì, dove siamo davvero soli, dove possiamo essere autenticamente noi stessi: nel nostro cuore. Stare davanti a Dio senza riempirci di parole, nel silenzio che ci permette di ascoltarlo. È la preghiera più profonda, la più semplice e nello stesso tempo la più difficile; che non dice nulla perché osa fidarsi del fatto che Dio conosca già di cosa abbiamo realmente bisogno e che a noi spetti solo di comprenderlo.

Donatella Mottin

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