QUARESIMA…tempo per scegliere!

20
Feb

Quaresimatempo di scelte, di incontro con il Signore, di riaccendere la fede.

Le figure femminili presentate nel quaderno Am.Or. di quest’anno ci accompagnano anche nel periodo forte della Quaresima mettendo a fuoco quei segni che ci portano verso la Pasqua del Signore. Vorremmo cercare di sentirci vicine tessendo relazioni significative in questo cammino di conversione del cuore, per diventare testimoni dell’amore di Cristo.

Da sempre la Quaresima si caratterizza come tempo di digiuno, preghiera ed elemosina, azioni concrete che non possono non aiutarci ad ampliare il loro significato per alimentare anche la vita spirituale, la fede, il rapporto con Dio e con gli altri.

Nel messaggio per la Quaresima di quest’anno Papa Francesco afferma: «Il digiuno vissuto come esperienza di privazione porta quanti lo vivono in semplicità di cuore a riscoprire il dono di Dio e a comprendere la nostra realtà di creature a sua immagine e somiglianza, che in Lui trovano compimento. Facendo esperienza di una povertà accettata, chi digiuna si fa povero con i poveri e “accumula” la ricchezza dell’amore ricevuto e condiviso. Così inteso e praticato, il digiuno aiuta ad amare Dio e il prossimo in quanto, come insegna San Tommaso d’Aquino, l’amore è un movimento che pone l’attenzione sull’altro considerandolo come un’unica cosa con sé stessi (cfr Enc. Fratelli tutti, 93)».

IL DIGIUNO DI ESTER

Anche nel nostro cammino di formazione ci confrontiamo con Ester, donna piena di fede che esprime tutta la sua bellezza regale attraverso l’umiltà e il coraggio. Per salvare il suo popolo dal genocidio non esita a chiedere: «Digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno; anch’io con le ancelle digiunerò nello stesso modo; dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge e, se dovrò perire, perirò!» (Est 4, 16b).

La regina Ester fa del digiuno un luogo di crescita spirituale, un luogo di spoliazione e di donazione a Dio: mette con fede e abbandono la propria vita nelle mani di Dio.

Attraverso il digiuno Ester esalta l’umiltà della sua anima, la sua bellezza risiede nel sentire il forte desiderio e la necessità dell’intervento di Dio, unico capace di salvare. La regina chiede anche al suo popolo di digiunare con lei: il suo cuore è aperto alla comunione, si sente parte del suo popolo e fa del digiuno una preghiera corale capace di salire a Dio. Ester viene celebrata con la festa di Purim che inizia con un digiuno il 13 di Adàr (vigilia di Purim). Questo giorno prende il nome di Taanit Ester o “digiuno di Ester”.

Il digiuno è la preghiera per eccellenza, è una preghiera che coinvolge il corpo e con esso tutta la persona che rinuncia ai propri bisogni per aprire il cuore al Padre. Digiunare vuol dire entrare pienamente nella conversione (teshuvà), ritornare a Dio, voltarsi verso di lui, per implorare la sua misericordia e il suo aiuto, perché c’è sempre un Amalek pronto a distruggere il giusto. «Ester piccolo ruscello che diventa fiume» (Ester 10,3c), le grandi cose si realizzano nel silenzio e nella dolcezza tenace di chi prega con tutta se stessa.

«Soprattutto nei momenti di crisi e d’incertezza, nel tempo in cui bisogna affrontare le sfide più dure, nella situazione in cui si richiede un maggior slancio di speranza, un supplemento di autenticità umana, di radicalità e di eroismo, ecco che Dio agisce per mezzo della donna. La donna emerge nel Primo Testamento come il luogo dialettico tra la debolezza umana e la forza divina, la prova autentica di ciò che l’essere umano è capace di fare con l’aiuto di Dio». (Maria Ko Ha-Fong, Ester, il ribaltamento della cattiva sorte)».

La regalità di Ester è legata alla libertà interiore di chi si sa amata e custodita: è l’atteggiamento fiero e regale di chi osa un atto vietato dalla legge (presentarsi al re di propria iniziativa), dalle regole, dalla norma, per rispondere ad una più profonda coscienza di responsabilità non solo verso di sé, ma anche verso altri. In questo senso, Ester è una vera regina…e re e regine siamo noi tutti, quando scegliamo di esercitare la regalità che ci è propria in quanto esseri creati a immagine e somiglianza di Dio.

Sono tantissime, ogni giorno, le occasioni in cui possiamo scegliere di esercitare la nostra regalità, in obbedienza alla Parola di Dio che ascoltiamo e provando a declinare il nostro digiuno scegliendo la semplicità del cuore per  scoprire e riscoprire il dono di Dio.

E tu…come scegli di esercitare la tua regalità in questo tempo di Quaresima?

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