In questa estate un po’ strana, in cui si esce ma non troppo, dove i numeri sono ristretti e le distanze necessarie, in questa estate dove non si organizzano esperienze né si pensa a gite fuori porta, abbiamo deciso, con il gruppo Miriam, di regalarci un giorno di normalità. Dopo mesi di incontri su zoom, che hanno aiutato a tenerci in cordata, abbiamo stabilito giorno, ora e luogo per trovarci, raccomandando pranzo al sacco e abiti comodi. Non si faceva da tempo un invito così!
Sabato 11 luglio ore 8.45 in Casa-Famiglia Sacro Cuore a Tor Lupara. Puntuali…c’eravamo tutte! E una gran voglia di rivederci, di stare insieme, di leggerci oltre le parole, di cogliere qualcosa anche da come ci si muove, perché a parlare sono i gesti, i colori del volto, le espressioni: tutte cose scontate fino a ieri, oggi no!
Per concludere il cammino di questo anno abbiamo scelto di lasciarci accompagnare da Maria per declinare, in tanti dei suoi significati, la parola ‘vocazione’. È vocazione scoprirsi donna, è vocazione dire ‘si’ a Dio, è vocazione vivere la gioia, la cura, l’ascolto, la reciprocità, il dono di sé, l’annuncio…è vocazione vivere qui e ora riscoprendo il valore altissimo dell’eternità. Icone di vita quotidiana che si confrontano con l’umanità di Maria, ‘la giovane donna’ il cui nome significa ‘alta, eccelsa, desiderata’. Tre aggettivi da cui partire non per descrivere Maria ma per dire alle nostre giovani che anche oggi si può cercare…e realizzare qualcosa di più rispetto al ripetersi di cose consuete, che danno certamente popolarità, ma che qualche volta non permettono di raggiungere il meglio della vita. Cercare una misura alta, fare scelte fuori dal comune, alimentare il desiderio – nel suo significato etimologico-, i sogni e i progetti è la possibilità che ci diamo ma soprattutto che diamo a Dio di scrivere ancora parole nuove in questa storia a volte scontata.
Due momenti sono stati particolarmente di ‘Famiglia’: la testimonianza di sr Rita Giaretta, trovata lì per caso, ma con Dio il caso diventa opportunità e la narrazione di sr Annamaria e di sr Nazarena della cura che mettono in atto dentro una realtà in cui arrivano donne, mamme e bambini con storie quasi senza futuro. La parola riscatto è ciò che muove e alimenta, ogni giorno, la speranza di queste ‘giovani donne’ che come Maria accolgono e custodiscono un mistero che si chiama vita, nonostante tutto!
Per il cammino del gruppo ci diamo l’arrivederci a settembre, ma siamo certe che tante occasioni ci attendono per vederci, salutarci, stare insieme in questa estate di casa e di piazze dove di fatto possono accadere incontri altrettanto significativi.
sr Michela Vaccari