Nello scorrere dei giorni…la nostra vita

02
Ago

Monterotondo, comunità felice che vive i suoi giorni nella quotidianità, che cerca di incarnare il Vangelo nell’ordinarietà della vita, cercando di conciliare le domande delle persone e di un territorio con la fede, interrogando la chiesa locale e ogni uomo e donna di buona volontà.

Quando parliamo di comunità pensiamo a tre soggetti: noi, Suore Orsoline, la comunità dei Padri di S. Gaetano, con i quali collaboriamo da 25 anni, e tutte le persone laiche che con noi camminano e ci aiutano ad arricchire i nostri rispettivi carismi.

Spesso ci sentiamo chiedere: “ma voi suore, che cosa fate?” E sappiamo oramai bene che nell’immaginario comune la risposta attesa è un elenco di cose straordinarie, perché “straordinaria” è intesa la nostra scelta di consacrazione al Signore. Quante volte ci sentiamo dire: “voi che siete più vicine a Dio, pregate per noi, che siamo più lontani, che siamo nel mondo”. In realtà le nostre risposte disattendono le aspettative perché non facciamo nulla di così straordinario. E dopo un primo momento di ‘delusione’ i nostri interlocutori sciolgono un sorriso stupito… e senza presunzione, un pochino ammirato. A dire il vero, un po’ di straordinario c’è nella nostra vita: è la costante presenza di Dio scelto come l’unico nostro bene, che rende i nostri giorni tutti uguali, così diversi, che trasforma il tempo ordinario in un costante tempo di Grazia. E forse la nostra comunità religiosa, come ogni comunità di consacrati, è questo richiamo all’assoluto di Dio, profezia di una relazione totalizzante che caratterizzerà ciascuno di noi nell’eternità. E’ questa la nostra sfida, l’impegno primo che cerchiamo di curare attraverso le nostre quotidiane attività, in ambito  prevalentemente pastorale. Spesso nei nostri dialoghi comunitari riflettiamo sul difficile equilibrio da trovare tra il fare e l’essere e siamo d’accordo che mai dovrebbe prevalere il fare, ma ci ricordiamo anche che ciò che siamo e le scelte radicali che cerchiamo di portare avanti passano necessariamente attraverso un fare… ed eccoci allora coinvolte nella vita della comunità cristiana, attraverso un apostolato tra la gente, nella bella avventura della fede vissuta con tutto il popolo di Dio..

Siamo coinvolte nei servizi di Carità: cerchiamo di mettere a disposizione il nostro tempo e le nostre energie nel condividere storie, nell’accompagnare persone e situazioni nel raggiungimento di un livello dignitoso di vita, soprattutto nella cura di donne e bambini stranieri che bussano alle nostre porte e che chiedono non solo pane ma strumenti per vivere, un lavoro, amicizia, un inserimento nella vita sociale.

La catechesi ci impegna giorno dopo giorno nel comunicare e condividere la fede: tanti  bambini e giovani affollano le nostre sale, sempre troppo piccole… ma così cresce la fantasia nell’inventare spazi ricavati ovunque. L’evangelizzazione ci sta spingendo sempre più verso persone adulte assetate di Dio, pur venendo da situazioni di lontananza e spesso segnati da fallimenti esistenziali che però non hanno interrotto il desiderio della ricerca di un Dio umano, di un Dio che prende le persone là dove sono e non dove le pongono i nostri schemi. La nostra attività è supportata da molti giovani, donne e uomini che mettono a diposizione di altri le loro energie, le loro competenze, il loro tempo: gli operatori pastorali sono una risorsa indispensabile nel comporre una chiesa pluriforme, una chiesa che può accompagnare ognuno e che cresce con il contributo di tutti.

Spesso la gente ci incontra per strada, nelle vie mentre facciamo visita agli ammalati ai quali portiamo il conforto  dell’eucaristia, sacramento che ci fa sentire corpo composto anche da membra meno efficienti e nella sofferenza. Nello spirito di incarnazione che ci caratterizza e condividendo la reale vita delle persone comuni, viviamo del nostro lavoro che svolgiamo nell’ambito pastorale e nell’insegnamento.

Arricchente è la stretta e reciproca collaborazione con i Padri di San Gaetano: sentiamo importante questo dialogo fattivo con loro e crediamo possa essere una bella testimonianza di come la chiesa respiri a due polmoni, maschile e femminile, di come realtà e prospettive diverse possano unirsi in un unico ideale possibile, quella di assumere uno spirito di servizio evangelico, imparando sentimenti e atteggiamenti di Gesù, che mai ha spadroneggiato sul suo gregge ma sempre gli ha offerto vita in abbondanza.

Sentiamo importante il cammino di condivisione e di accompagnamento con giovani coppie, famiglie, fidanzati nell’avventura spesso difficile ma affascinante della vita coniugale che oggi sta diventando un vero e proprio percorso di fede e di catechesi per adulti.

L’aspetto che forse maggiormente mette in rilievo il significato della nostra vita è la crescente domanda di accompagnamento spirituale: giovani e adulti che manifestano il bisogno di essere accolti e ascoltati, di essere aiutati a riconoscere Dio nella loro vita. Pensiamo sia questa l’esperienza più forte e significativa che ci interpella anche come comunità religiosa a ri-centrare sempre più la nostra vita in Cristo, perché di questo la gente ci domanda ragione. Sentiamo che questi incontri ci arricchiscono: il mondo laico aiuta anche noi religiose a capire ciò che realmente è essenziale, ci aiuta a definire sempre più e sempre meglio la nostra identità. La nostra fede cresce grazie a tanti amici che si raccontano a noi, che rendono la nostra casa luogo di confidenze e accoglienza, di preghiera e di condivisione sia della mensa eucaristica che di un pranzo o di una cena, occasioni sempre favorevoli per far parlare la vita.

Davvero nulla di eccezionale!!!!

Due modelli ci aiutano ad incarnare uno stile di vita vicino alla gente: Maria di Nazareth e Madre Giovanna, donne feriali.

Sono due donne che accompagnano il nostro cammino di donne consacrate e che ci aiutano ad essere presenza per tante donne, giovani e adulte. Stare accanto con discrezione e attenzione è per noi una grande sfida, come una sfida è farsi carico delle povertà del nostro tempo senza la pretesa di risposte. Ci sentiamo provocate a testimoniare la fede in Gesù nella semplicità dei gesti e spesso nel silenzioso ascolto di chi sta semplicemente accanto, testimonianza di una fede che non risolve problemi e che non toglie le sofferenze e le fatiche della vita, ma che aiuta a trovare un senso per rialzarci continuamente. Questo è possibile perché sorretti dalla Parola che ascoltiamo e spezziamo con tanti amici e che si fa roccia sicura su cui poggiare le nostre esistenze e rendere la nostra stessa vita una liturgia di lode e di ringraziamento che trasforma ogni tempo ordinario in un tempo di grazia.

La Comunità delle Beatitudini

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