Nella speranza

05
Apr

Il ricordo di suor Samuela Sartorel

Sognando quel dì fortunato è il titolo dell’ultimo libro di suor Samuela; un titolo che abbraccia tutta la sua vita, nello snodo del misterioso intreccio tra i nostri sogni e il sogno di Dio, dove incarna, nel quotidiano, la “corrispondenza all’Amore”, fino all’incontro definitivo con il Risorto. Suor Samuela Sartorel è nata il 30 settembre 1947 a Passarella di Iesolo (VE), la comunità cristiana dove apprende una fede genuina, un rapporto fiducioso con Dio e il senso di appartenenza alla Chiesa. È entrata nella Famiglia religiosa a Breganze nel 1967; dopo il percorso formativo si consacra a Dio con i voti perpetui nel 1976. Dal 1978 fa parte della comunità di Roma impegnata nello studio, nell’insegnamento e nella animazione di giovani e donne. Presso la Pontificia Università Gregoriana consegue il Magistero in Scienze religiose, e in seguito alla Pontificia Università Lateranense il Baccellierato e la Licenza in Teologia con la specializzazione in Teologia della Vita Religiosa. Acquisisce così conoscenza e competenze che illumineranno il suo compito di formatrice delle giovani suore che si preparano ai voti perpetui, e la delicata e complessa funzione di Postulatrice per la causa di santità di Giovanna Meneghini, che la impegna in una ricerca minuziosa, paziente e appassionata. Attraverso una lettura sapiente dei dati anagrafici e degli eventi storici, intravede la forza dello Spirito che plasma e trasforma la vita di chi si abbandona con docilità e mitezza alla sua azione. La ricerca diventa uno stile di vita che la spinge a guardare sempre oltre e coinvolge nella passione per la santità della Madre Fondatrice tutta la Famiglia.

Già membro del Consiglio generale della Congregazione, nel 2004 è eletta Superiora Generale, incarico rinnovato poi per un secondo sessennio. Così per 12 anni risiede a Vicenza, nella casa della Curia generalizia. Guida la famiglia con saggezza, in fedeltà dinamica al dono carismatico, con attenzione rivolta alle nuove esigenze socio-ecclesiali, per dare alla missione adeguati sviluppi. In questo è supportata anche dalla sua partecipazione ad organismi ecclesiali e religiosi e dai numerosi viaggi in terra di missione, Brasile e Mozambico, che consentono sguardo ampio, confronto e agilità di prospettive. Dal 2016 è ancora a Roma, impegnata come Postulatrice, con la soddisfazione di vedere riconosciute le virtù di Madre Giovanna, dichiarata Venerabile nel maggio 2017. Il profilo di persona mite e determinata, delicata e dal tratto signorile, propensa all’ascolto, rinvia ad una interiorità coltivata in cui custodisce tesori preziosi. La malattia la riporta a Vicenza e nella Casa Madre, a Breganze. È il tempo del silenzio, lungo, profondo, che vince le ultime resistenze e prepara il passaggio, sereno e dolce, di domenica 23 gennaio 2022, quando immerge per sempre la vita in Dio, mentre le campane suonano a festa.

a cura della redazione

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