Giovanna Meneghini, nostra fondatrice, non perdeva occasione per ravvivare il desiderio di santità nelle prime sorelle. E’ un’eredità importante, che in modo particolare risuona nel giorno di tutti i santi, celebrato in molti modi, quante sono le tradizioni legate a questo speciale giorno di festa! Ce ne parla una coppia di amici di Montecchio Precalcino (VI).
Lettera n. 26
A Orsola Balasso (giugno 1907)
Cara Orsola – Prima di tutto La ringrazio della premura che ha per mè e poi le sono riconoscente dei mattezzi che ha fatto e di ciò che fa onde tenere allegra la brigata. Brava faccia sempre così e se vuole un altra volta invece di vestirsi di bianco, metterne uno di sacco, sia pure con una cassa in testa è padrona di farlo. In mezzo poi a tanto coraggio e spirito, procuri di scuottere se stessa e di essere più avida di quella medicina, che non manca mai di abbellire l’anima e renderla più cara ed accetta agli occhi del Signore – dico la confessione a quest’ora sarà anche statta a depore il sacchettino… ma per l’avvenire, perché dar tanto gusto al bricone di satana? ci vada proprio quando le pesa di andare.
Del resto in questi giorni, metta di essere Lei la mamma di tutte e le tratti con quella carità e buona maniera che tratterebbe S. Angela, se fosse ospite nella casetta. Non le dico di più – *__che il buon Gesù La benedica e le conceda tutte quele grazie che le sono necessarie, onde farsi santa ma presto, presto, presto
aff.ma sorella e M – Giovanna