Camminare risalendo le risorgive per tornare alla Sorgente della vita, il Dio di Gesù Cristo, in una data particolare – il 24 maggio – così da far memoria del battesimo ricevuto a Bolzano Vicentino da Giovanna Meneghini. L’inizio è stato un po’ segnato da nubi scure e qualche goccia di pioggia, così il gruppo di amici, collaboratori, simpatizzanti e suore orsoline si è diretto nella sala del Consiglio Comunale di Bressanvido (VI), il comune noto per la transumanza oltre che per le 47 risorgive attive che rendono il territorio particolarmente adatto all’agricoltura e all’allevamento.
Madre Maria Luisa Bertuzzo ha sottolineato l’importanza di sentire l’esistenza di una comunità umana che ha le proprie tradizioni, esperienze, appuntamenti… in un territorio di transumanza, che connota ogni aspetto della vita.
Sr Federica Cacciavillani, segretaria generale, ha spiegato che il senso dell’iniziativa era quella di valorizzare il territorio locale, ma soprattutto di far memoria dell’esperienza che tutti nascono dalle acque (materne), ma anche il popolo d’Israele è rinato dalle acque del mar Rosso che Mosè ha fatto attraversare. La memoria del battesimo di madre Giovanna assume un significato particolare se unito al pellegrinaggio lungo le risorgive del territorio dov’è nata Giovanna stessa.
L’assessore all’urbanistica Alessandro Scuccato, che ha accolto i pellegrini, ha presentato Bressanvido attraverso alcuni passaggi storici che l’hanno portato a diventare l’attuale realtà.
Sr. Lucia Antonioli, postulatrice per la causa di beatificazione di madre Giovanna, ha proposto lungo il cammino alcuni momenti di riflessione tratti dalle parole della Meneghini. Nella prima tappa in particolare ha ripreso un’esperienza particolarmente importante per la fondatrice che raccontava: “Note da un Diario: Breganze, maggio 1880. A 12 anni ero giunta ad un bivio davanti al quale, per la prima volta non sapevo che strada prendere. Avevo un’amica… una cara amica con la quale condividevo le mie piccole gioie e i miei grandi dolori perché i momenti in cui non ci si ritrova più nella cornice rassicurante della famiglia, del paese, della chiesa, cominciano con l’adolescenza. A 12 anni mi trovavo ad un bivio e non sapevo che strada prendere. Avevo una cara amica. Non parlava molto ma faceva e questo suo fare le dava sicurezza: si muoveva con disinvoltura fra le cose, se ne vestiva e mi diceva: guarda quanti modelli di donna ti offre il mondo, trovati il tuo io, il mio l’ho trovato… e veramente lei era bella, sempre all’ultima moda. Avevo l’avvenire davanti ma era difficile scorgere il ponte che unisce la materia allo spirito, il tempo all’eternità. E non sapevo che strada prendere”.
Il gruppo si è quindi mosso in pellegrinaggio, un percorso che ha portato alcuni a camminare fino a Bolzano Vicentino e altri a tornare a Bressanvido per poi spostarsi in auto fino alla chiesa di Bolzano Vicentino, che custodisce il battistero dove ha ricevuto il battesimo madre Giovanna.
Al battistero tanto caro alla famiglia orsolina è stato celebrato con la preghiera il pellegrinaggio giubilare, ricordando le origini e l’oggi, con le diverse culture e provenienze.
Un tempo incerto ha in realtà favorito un pellegrinaggio che, pur con qualche variante, ha lasciato in tutti due desideri: da una parte l’approfondimento del profilo di Giovanna Meneghini e dall’altra la promessa di tornare presto per compiere l’intero tragitto.
25
Mag
