Mimose gialle e rose blu nella festa internazionale della donna 2022

08
Mar

8 marzo 2022. Festa internazionale della donna. Un’altra ricorrenza per ricordare la preziosità della presenza femminile in ogni ambito di vita.
Questa volta, però, le mimose si accompagnano a rose blu per ricordarci che, da oltre dieci giorni, tante donne sono in fuga per dare un futuro ai loro figli e alle loro famiglie.
Non è possibile dimenticare in questo 8 marzo 2022 le tante donne ucraine costrette a lasciare tutta la loro vita e i loro affetti.
Forse ogni donna oggi rivolgerà un mesto pensiero alle tante madri, nonne, bambine che i media ci hanno mostrato in questi giorni di guerra.
Sarebbe importante, anzi, sarebbe necessario farlo.
Accanto a loro, non dimentichiamo però le tante altre donne nelle stesse situazioni o costrette in schiavitù (di tanti tipi, ormai sono noti i molti modi per rendere schiava una persona) oppure che lavorano in condizioni disperate pur di racimolare qualcosa per sfamare i figli…
Per tutte loro, oggi le mimose gialle si accompagnano alle rose blu, in attesa che questa festa non serva più, se non a ricordare i veri progressi umani.

Preghiamo ritrovandoci insieme con la proposta dell’Associazione Presenza Donna e con la lettera alle donne di Giovanni Paolo II (sotto una parte):

Grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione delle donna nel mondo, diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ciò che essa rappresenta nella vita dell’umanità.
Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell’essere umano nella gioia e nel travaglio di un’esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l’indispensabile contributo che dai all’elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie a te, donna-consacrata, che sull’esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all’amore di Dio, aiutando la Chiesa e l’intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

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