8 marzo con Presenza Donna

23
Apr

Gli appuntamenti per l’8 marzo di Presenza Donna quest’anno hanno tenuto conto davvero di tanti aspetti significativi, processi di incontro, di custodia e di bene dentro ai quali ci siamo collocati.

Ci siamo posti in ascolto di una donna, Alessandra Trotta, diacona della chiesa metodista di Napoli, e della sua testimonianza di fede e dialogo. La nostra ospite, oltre a vivere il suo ministero ordinario come diacona, è stata per sette anni presidente del Comitato permanente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi).

Lunedì 6 marzo, in un partecipato incontro di approfondimento, Alessandra Trotta si è fatta inoltre portavoce del progetto “Mediterranean Hope”, volto alla creazione e alla gestione di corridoi umanitari fondamentali per garantire salvezza e dignità ai tanti migranti che nel nostro tempo scappano dalla fame e dalla guerra. Il progetto è frutto di una collaborazione ecumenica fra cristiani cattolici e protestanti che hanno scelto di unire le forze per questo progetto di altro profilo umanitario. Gli incontri per l’8 marzo lanciano anche il pellegrinaggio estivo di Presenza Donna, che nel prossimo luglio ci porterà in Svezia, sulle orme della Riforma luterana e di santa Brigida, la grande mistica svedese proclamata compatrona dell’Europa.

Nell’anniversario dei 500 anni della Riforma protestante, rinnovata occasione di incontro e condivisione del cammino di fede fra chiese diverse, anche la consueta “Preghiera al femminile” è stata preghiera ecumenica, di incontro e condivisione.

La chiesa di san Carlo a Vicenza ci ha ospitati per la veglia intitolata quest’anno “Con la diacona Febe, donne che custodiscono le chiese”. Al centro della preghiera la lettera ai Romani dell’apostolo Paolo, ma anche testimonianze, canti, momenti di silenzio, gesti simbolici, di fratellanza e sorellanza.

“Con cuore riconoscente esprimiamo gioiosa gratitudine a Dio per la preghiera che ci unisce a lui e alle diverse comunità cristiane del nostro mondo: cinquant’anni di costante e fruttuoso dialogo ecumenico tra cattolici e luterani ci hanno aiutato a superare molte differenze e hanno approfondito la comprensione e la fiducia tra di noi. Il dialogo tra uomo e donna, tra cristiani di diverse confessioni, tra popoli di fedi diverse, tra persone di idee differenti fa crescere il nostro mondo nella convivenza di pace”.

Enrico Zarpellon

Leave a Comment