Con i primi vespri di sabato 28 novembre iniziano un nuovo anno liturgico e l’avvento, un tempo “forte” che ci offre la possibilità di prepararci in modo più intenso all’incontro con il Signore. Nei giorni meno luminosi dell’anno, la Chiesa ci propone di fermarci per riflettere sulla luce che è Cristo, nuova epifania (manifestazione di Dio) per tutta l’umanità. Abbiamo chiesto anche per questo motivo alla nostra comunità Epifania, che è a Roraima (Brasile), di offrirci qualche spunto di riflessione. Trovate anche la traduzione in portoghese.

Dal Vangelo secondo Marco 13,33-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Il vangelo riporta due inviti di Gesù fatti ai suoi discepoli. Sono inviti di responsabilità e di fiducia che rivelano la grande tenerezza divina per l’essere umano. Prima di uscire il padrone affida a tutti un compito di responsabilità, a ciascuno secondo il proprio lavoro. Al portiere però è affidato il compito di vigilare, il compito delle sentinelle della città le quali, mentre gli altri riposano o erano occupati in altre cose, scrutavano l’orizzonte per essere pronte ad avvisare qualunque cosa succedesse. Il portiere doveva per essere pronto per l’arrivo del padrone. Il vigilare che il Signore ci chiede non deve nascere dalla paura di un castigo, ma dall’amore di chi attende l’amato, di chi sa preparare il cuore e la mente all’incontro tanto sperato per far festa. È l’attesa attiva e gioiosa, che trasforma la stanchezza in un segno d’affetto per colui che sta per venire. Chi attende ama…ma anche chi viene. Ama e decide di raggiungere l’amato. La scelta d’amore di Dio. Il Signore è il Veniente, che continua a venire per amore. L’avvento diventa così un gioco di cuori dove l’uno tenta di sorprendere l’amato con piccoli ma preziosi gesti di tenerezza e amore.
Proclamação do Evangelho de Jesus Cristo segundo Marcos 13,33-37
Naquele tempo, disse Jesus aos seus discípulos: Cuidado! Ficai atentos, porque não sabeis quando chegará o momento. É como um homem que, ao partir para o estrangeiro, deixou sua casa sob a responsabilidade de seus empregados, distribuindo a cada um sua tarefa. E mandou o porteiro ficar vigiando. Vigiai, portanto, porque não sabeis quando o dono da casa vem: à tarde, à meia-noite, de madrugada ou ao amanhecer. Para que não suceda que, vindo de repente, ele vos encontre dormindo. O que vos digo, digo a todos: Vigiai!’
O Evangelho relata estes dois convites de Jesus feitos aos seus discípulos. São convites de responsabilidade e confiança que revelam a grande ternura divina pelo ser humano. Antes de partir, o patrão confia a todos uma tarefa de responsabilidade, cada um de acordo com seu trabalho. Ao porteiro, porém, é confiada a tarefa de vigiar, tarefa das sentinelas da cidade que, enquanto as outras repousam ou se ocupam com outras coisas, observão o horizonte para ser prontos a avisar se acontecer algo de importante. O porteiro precisava estar pronto para a chegada do seu patrão. A vigilância que o Senhor nos pede não deve surgir do medo do castigo, mas do amor de quem espera o amado, de quem sabe preparar o coração e a mente para o tão esperado encontro para depois festejar. É uma espera ativa e alegre, que transforma o cansaço em sinal de afeto por quem está por vir. Quem espera ama … mas também quem vem ama. Ele ama e decide de alcançar o amado. A escolha de amor de Deus. O Senhor é Aquele que vem, que continua a vir por amor. O Advento torna-se assim um jogo de corações onde se procura surpreender o amado com pequenos mas preciosos gestos de ternura e de amor.
Comunidade Epifania, Boa Vista- RR