l ricordo di suor Angelina, Marcella Marcante
Nel libro dell’Apocalisse leggiamo che “sette lampade accese ardevano davanti al trono” (Ap 4,5). Possiamo considerare suor Angelina la settima lampada che il Signore ha chiamato nell’anno 2020 dalla comunità di Casa Madre a brillare nel candelabro del cielo!
Siamo certi che se la sua luce è stata purificata dai lunghi anni di sofferenza, il fulgore più bello è dato dalla lunga vita di generoso servizio, donato con serenità e dedizione appassionata.
Sr. Angelina, Marcella Marcante, era nata nel 1928 a Isola Vicentina: entrata in congregazione nel 1951, vi appartiene definitivamente con la professione perpetua nel 1958.
Una sorella mite e buona, nella quale la fede brillava con grande semplicità nella continuità della preghiera, diventata un “abito”, non un’abitudine. La preghiera continua del rosario, che non si accontentava di pregare – si può dire quasi ininterrottamente – ma addirittura preparando le corone lavorandole con l’uncinetto, così che anche altri potessero pregare!
La sua vita donata a Dio si esprimeva in un servizio premuroso, attento a prevenire le necessità della casa, magari anticipando l’alzata, perché altre trovassero pronto per l’inizio della giornata. Più che con le parole insegnava con il servizio, perché, come scriveva Paolo VI, “il mondo ha bisogno più di testimoni che di maestri”.
In diverse comunità si è presa cura degli altri con la stessa tenerezza amorevole: da
Vallonara a Posina, da Vicenza a Passarella di Jesolo, da Piana a Baldaria, da Torno (CO) ad Almisano; e dopo alcuni anni a Costabissara dal ‘95 definitivamente a Breganze. Nella casa di riposo sr. Angelina ha donato la sintesi della sua vita di amorevole servizio, cercando di offrire alle ospiti l’affetto della famiglia che avevano lasciato e alle operatrici, che definiva “i suoi angeli”, uno sguardo sempre riconoscente e incoraggiante.
Dal servizio donato al servizio ricevuto. Gesù aveva detto a Pietro: “quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi” (Gv 21,18).
Anche per sr. Angelina è arrivato il tempo dell’infermità, il cui inizio è coinciso con la festa giubilare del sessantesimo di vita religiosa. Anni di silenzio e fatica, dove prevaleva comunque la forza della vita, che prorompe nelle persone che hanno affidato la loro vita a Dio.
Siamo grate a Dio per la vita mite e buona di sr. Angelina e confidiamo nella sua intercessione presso il Dio della vita e della misericordia.
a cura della redazione