Il 25 novembre da qualche anno è accostato alla giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Violenza che si manifesta in molti modi, più o meno espliciti, più o meno sottili. Sentiremo storie, vedremo immagini che ci ricordano la prossimità di queste situazioni: dagli ambienti familiari a quelli di lavoro, ma anche ai luoghi pubblici. (Qui un articolo significativo de Il Corriere della Sera)
Come suore orsoline, oggi, ricordiamo la fondazione della Compagnia di Sant’Orsola ad opera di Sant’Angela Merici che, con coraggio e determinazione, nella Brescia del 1535 chiese ed ottenne il riconoscimento di una nuova forma di consacrazione: nel mondo e non più in un convento di clausura. La novità riguarda certamente la forma di vita, ma anche l’intraprendenza di una donna in quell’epoca. Angela fondò la nascente compagnia nel giorno in cui la Chiesa ricorda Santa Caterina d’Alessandria, proprio il 25 novembre, martire per la fede.
I testi della letteratura popolare parlano di Caterina come una bella diciottenne cristiana, figlia di nobili, abitante ad Alessandria d’Egitto. Qui, nel 305, arriva Massimino Daia, nominato governatore di Egitto e Siria. Per l’occasione si celebrano feste grandiose, che includono anche il sacrificio di animali alle divinità pagane. Un atto obbligatorio per tutti i sudditi. Caterina però invita Massimino a riconoscere Gesù Cristo come redentore dell’umanità e rifiuta il sacrificio. Non riuscendo a convincere la giovane a venerare gli dèi, Massimino propone a Caterina il matrimonio. Al rifiuto della giovane il governatore la condanna a una morte orribile: una grande ruota dentata farà strazio del suo corpo. Sarà un miracolo a salvare la ragazza che verà però decapitata. Secondo la leggenda degli angeli porteranno miracolosamente il suo corpo da Alessandria fino al Sinai, dove ancora oggi l’altura vicina a Gebel Musa (Montagna di Mosè) si chiama Gebel Katherin. Questo sarebbe avvenuto nel novembre 305.
Un filo rosso, quello della violenza, unisce purtroppo la giornata mondiale che si celebra oggi con la ricorrenza liturgica di santa Caterina. Per questo ci impegniamo a pregare in modo particolare per queste situazioni, oltre che ad agire per prevenirle o ridurle. Anche queste dimensioni fanno parte del nostro carisma nella promozione della donna.
Questa mattina abbiamo pregato con queste invocazioni:
– Ti presentiamo, Signore, le donne vittime di abusi e soprusi, dalla violenza perpetrata nel silenzio delle pareti domestiche fino a quella del femminicidio: preghiamo perché trovino la forza di chiedere aiuto e non siano lasciate sole.
– Ti preghiamo per gli uomini violenti, perché prendano coscienza del male che commettono e della propria reale debolezza.
– Ti preghiamo per noi, perché sappiamo accorgerci, ascoltare, intervenire a sostegno di ogni donna che subisce discriminazione o violenza.
– Ti preghiamo per tutte le Orsoline, perché sull’esempio di Santa Caterina d’Alessandria, testimonino la dignità della donna e la sua vocazione all’amore che non teme di donarsi totalmente per dare vita.
Anche per intercessione di santa Caterina chiediamo la fine di ogni abuso sulle donne.