Il ricordo di suor Anna Peroni
Il 12 maggio con la liturgia di saluto ci siamo trovati in tanti a rendere grazie a Dio per sr. Anna Peroni: familiari, consorelle, e rappresentanti delle comunità cristiane dove aveva prestato il suo servizio con la gioia e la passione che manifestava con il suo perenne sorriso, quello che rispecchiava il suo amore per la vita! Sr. Anna ha celebrato la Pasqua eterna l’8 maggio, giorno dell’elezione di papa Leone XIV. Tanti la ricordano come una persona che amava la vita: per questo la liturgia esequiale è iniziata con il canto Vivere la vita, scelto da lei stessa come gli altri che hanno accompagnato la celebrazione; già nel primo un intenso programma, caratterizzato da decisa fedeltà alla chiamata di Dio, nelle “gioie e i dolori di ogni giorno, perché è quello che Dio vuole da te”. E lei ha cercato con passione la Sua volontà nella nostra congregazione, dove era entrata nel 1961. Nata a Madonnetta di Sarcedo, nel ’47, ha seguito l’iter di formazione alla vita religiosa culminato con la professione definitiva nel 1971, e in questa spiritualità ha trovato l’anima del servizio, svolto nelle comunità di Lupia di Sandrigo, Breganze, Poleo di Schio, Villaggio del Sole–Vicenza, Locara e Pressana, fino al 2008, ha vissuto il carisma di madre Giovanna nelle scuole dell’infanzia, nelle attività pastorali delle parrocchie e nell’accompagnamento dei gruppi Am.Or (Amiche delle Orsoline). Dal 2008 è iniziata una nuova vita per sr. Anna: con la stessa entusiastica passione che l’aveva caratterizzata in Italia, si è immersa nel servizio pastorale in Brasile, quasi una seconda vocazione. Lo testimoniano i numerosi messaggi di vicinanza pervenuti dalla comunità di Volta Redonda, che ricordano con riconoscenza la sua presenza e l’attività sollecita e appassionata nella terra latino-americana. Suor Anna è stata un esempio di fede coraggiosa e umile semplicità anche nella malattia. Tratteggiarne il profilo nei suoi elementi significativi rende consapevoli che pur valorizzando il ricordo di tante persone che l’hanno sentita sorella, amica, guida spirituale, significa tuttavia offrirne un’immagine parziale. Allora la ricordiamo con le sue stesse parole: “Tutto è stato dono nella mia vita… anche la grazia della malattia e sofferenza fisica li ho vissuti così, con il sorriso e con amore. Sono stata sempre molto fortunata e felice per la vita… qualsiasi cosa mi capita sono pronta purché sia con il Signore”. Poche righe, ma di una intensità che rivela una vita fortemente radicata nel Vangelo della gioia. E conclude con un altro desiderio per le sue esequie: “desidererei che le campane suonassero a festa perché sono con il mio sposo per sempre”. E la voce delle campane l’ha accolta al suo arrivo in chiesa, unita alle nostre nel rendimento di grazie per una vita pienamente donata, della quale vogliamo raccogliere la testimonianza come un’eredità preziosa!
a cura della redazione