Al santuario di Monte Berico la celebrazione per il giubileo di approvazione pontificia
Noi suore Orsoline scm, a 75 anni dall’approvazione pontificia – avvenuta il 25 marzo 1950, solennità dell’Annunciazione – ricordiamo con gratitudine il riconoscimento che ha radicalmente innestato la nostra Famiglia religiosa nella Chiesa. Il 22 marzo di quest’anno abbiamo ringraziato il Signore con una Messa presieduta dal vescovo di Vicenza, Giuliano Brugnotto, nel santuario mariano di Monte Berico, faro spirituale carissimo a tutto il popolo vicentino e alla nostra congregazione. Fin dalle origini le prime sorelle “per ottenere il riconoscimento, prima diocesano e poi pontificio, si sono rivolte con particolare fiducia alla Madonna di Monte Berico”, come ha ricordato Madre Maria Luisa, all’inizio della cerimonia. Insieme al vescovo Giuliano hanno concelebrato i vescovi emeriti di Vicenza e di Chioggia, Beniamino Pizziol e Adriano Tessarollo, oltre a diversi presbiteri. La loro presenza e quella di numerosi fedeli testimonia il percorso – di vita, di fede, di missione – che da sempre condividiamo con la comunità ecclesiale e con tante persone.
Questa assemblea si è unita con fervore nella preghiera e nel canto animato magnificamente dal coro polifonico di Locara di S. Bonifacio (VR). L’inno del giubileo – accompagnando la solenne processione iniziale – ha invocato Dio “Fiamma viva della speranza” e “Grembo eterno d’infinita vita”, nel quale confidano i pellegrini: chi procede nel cammino accoglie la vita nuova generata dall’amore.
Felice scelta liturgica è stata celebrare la Messa – prevista nel tempo di Quaresima – dedicata a Maria, discepola del Signore. Il senso di questa celebrazione è ben espresso nella preghiera di colletta: “Signore nostro Dio, che hai fatto della Vergine Maria il modello di chi accoglie la tua Parola e la mette in pratica, apri il nostro cuore alla beatitudine dell’ascolto, e con la forza del tuo Spirito fa’ che noi pure diventiamo luogo santo in cui la tua Parola di salvezza oggi si compie”.
Le letture bibliche proposte, il libro del Siracide e il Salmo 18, ci hanno esortato a ricercare fin dalla giovinezza il dono della sapienza e a metterla in pratica perché guidi il nostro cammino e fiorisca, ricolmando il cuore di gioia e di lode. Il Vangelo di Luca, con il ritrovamento di Gesù dodicenne che nel tempio interroga i dottori della legge, ha evocato una delle “numerose situazioni nelle quali Maria fece spazio nel suo cuore alle sconcertanti richieste della Parola di Dio”, richiamate dal vescovo Giuliano durante l’omelia. “Così è per noi – ha proseguito – coinvolti nella Parola del Signore che viene proclamata lungo i secoli nelle diverse vicende della storia. Una Parola che ci interpella, ci coinvolge in tutta la nostra persona e apre i nostri occhi alla speranza riconoscendo realtà ferite e di povertà che altri non vedono, e neppure noi senza l’opera dello Spirito Santo”.
Il vescovo ha ringraziato Dio Padre per l’ispirazione sulla quale “Madre Giovanna fondò una famiglia religiosa di donne accoglienti la Parola di Dio nelle vicende della storia. Con il riconoscimento del papa 75 anni or sono, quel dono dello Spirito, nato nella diocesi di Vicenza, trovò diffusione in varie parti del mondo e in molti ambiti.” Tra questi ha citato in particolare “la Parola che le Suore Orsoline stanno ascoltando anche dalla cultura odierna che necessita uno sguardo più coraggioso nella promozione della donna con la passione per il femminile in ambito pedagogico, filosofico, sociologico e teologico, vera profezia del nostro tempo” e “l’anelito missionario” che le ha portate a essere presenti in Brasile e in Mozambico. I frutti spirituali, ecclesiali e apostolici suscitati dallo Spirito attraverso Madre Giovanna e la sua famiglia religiosa, sono stati offerti al Signore portando all’altare, con il pane e il vino, alcune pubblicazioni riguardanti la fondatrice, insieme ai regolamenti e statuti dei laici che aderiscono al carisma e delle associazioni che collaborano nella missione. Sono segni della straordinaria varietà di volti e sguardi, cuori e menti, gesti e scelte, fatiche e suppliche, attese e gioie, intuizioni e prospettive che l’Amore e la fede hanno aperto alla speranza e intrecciato in un percorso di salvezza.
Alla celebrazione è seguita una festa, bella occasione di amicizia, scambio, incontro. Di tutto ringraziamo Dio con le parole del vescovo: “Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto ai dotti e ai sapienti di questo mondo i tuoi disegni meravigliosi e li hai rivelati ai piccoli, ti benediciamo per i molteplici doni che hai offerto alla Chiesa e al mondo con le Suore Orsoline: assistile nel rispondere con audacia alle nuove chiamate che rivolgi loro in questo nostro tempo. Santa Maria discepola del Signore, prega per questa famiglia religiosa”.
sr Maria Coccia