Natale a Casa Rut

22
Dic

Vi raccontiamo il Natale visto con gli occhi di chi condivide e abita a Casa Rut

Il Natale più di ogni altra ricorrenza richiama l’idea della festa in famiglia. Così come si sperimenta nella grande famiglia di Casa Rut dove, anche chi una famiglia non ce l’ha, bambini e giovani mamme, trascorrono il loro Natale, condividendo la gioia di stare insieme.
Proprio i bambini danno un sapore diverso a questa festa, spalancano sorrisi sinceri anche davanti a piccole sorprese.
Gli occhi sono colmi di stupore quando è in arrivo per loro Babbo Natale e aspettano di ricevere il tanto desiderato giocattolo; anche se ognuno di loro ha un’unica grande speranza: avere accanto qualcuno che li guidi e gli regali un gesto d’amore.

Mafalda Aragosa

Natale, tempo di attesa e di speranza, tempo di piccoli o grandi preparativi.
Così è anche per casa Rut che, in questo tempo, insieme a mamma Kate e la piccola Daniela sta preparando la loro nuova casa dove andranno ad abitare e così incominciare a camminare con le proprie gambe.
In questi preparativi non siamo sole ma abbiamo incontrato molta gente di buona volontà e generosità: chi ha donato dei mobili, chi un aiuto nel trasloco; chi ha offerto e condiviso il poco che aveva: piatti o pentole, lenzuola o tende, materassi e chi ha dato una mano per alcuni lavoretti in casa. Insomma… un grande pentolone di solidarietà, di gesti di prossimità, di sguardi di benevolenza, capacità di aprire il cuore all’altro, al diverso per rendere il loro Natale più bello, saporito, colorato ed avere un luogo accogliente dove abitare, prendere dimora perché è un diritto di tutti: “fare-essere famiglia”.
E allora il Natale diventa gioia non solo per mamma Kate e Daniela ma anche per tutti coloro che hanno fatto sì che questo sogno diventasse realtà.
Un grazie a tutte le sorelle e a tutti i fratelli che insieme a noi hanno innescato processi di nascite per narrare, ancora oggi, la bellezza dell’INCONTRO, per manifestare che l’AMORE del Bambino Gesù è presente in mezzo a noi.

Sr. Dominique

“O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai”, cantava Carboni e qui a Casa Rut ho la possibilità di sperimentarlo davvero!
E’ Natale ogni volta che una donna bussa alla nostra porta alla ricerca di un grembo accogliente e materno, perché mi ricorda che il Figlio vuole incarnarsi e cerca come lei un posto.
E’ Natale ogni volta che leggo le loro storie, perché mi parlano di coraggio e di una forza che io non ho; lo stesso coraggio che ha avuto Maria nell’affrontare un viaggio così lungo e stancante, per molte di loro anche tanto doloroso e violento.
E’ Natale ogni volta che il loro desiderio di riscatto supera tutta la sofferenza e le difficoltà che incontrano in un paese diverso dal loro, ogni volta che la voglia di ricominciare e di continuare a crescere supera la diffidenza nei confronti di chi, per certi versi, è causa di tutto il male che vivono.
E’ Natale nell’incontro, che a volte è anche scontro, con queste donne “emarginate”, perché è lì che scorgo tutta la grazia e la bellezza di un Dio che accoglie le nostre fragilità e le trasforma in infinite possibilità.
Sono grata a Dio per quel senso di cura che vivo qui e che mi dà la forza di provare a cambiare il mio piccolo angolo di mondo.

Carmela Mastellone

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