Il presente

10
Mar

Donne in movimento, immerse nel popolo di Dio

Vanno, vengono, si fermano, ripartono, cercano di intravvedere i segni dello Spirito di Dio nei vari popoli e paesi in cui abitano, nelle pieghe di una storia complessa, nelle vicende liete e tristi di nazioni attraversate da cambiamenti epocali, veloci, che appena compresi, variano ancora…

Sono le 116 Suore Orsoline che, accompagnate da una juniores, una postulante e una novizia in Mozambico, una postulante e una novizia in Brasile, vivono quello stile di vita che le caratterizza fin dal sorgere della congregazione: immerse nel popolo di Dio, a fianco di laiche e laici, preti, religiosi e religiose, a testimoniare l’incarnazione di Cristo in uno stile di vitale inserimento della chiesa e nel mondo (Cost. 16).

È questa dinamica di vita che balza subito agli occhi, tanto da far dire: “Volevo chiamarti: e dirti che siamo stati all’incontro di catechesi per i genitori con la suora che ora è qui, e l’ha preparato così bene, con profondità e vivacità, che davvero si vede che c’è uno spirito che vi accomuna, a tutte le età, come orsoline. E di questo vi siamo grati come famiglie!”.

Uno spirito comune, un carisma che anima le suore con diverse personalità, le comunità con vari servizi, nei poliedrici ambiti della missione volta in particolare alla salvezza e santificazione della classe popolare femminile, come la definiva Madre Giovanna, e che si esprime con quello stile di reciprocità con l’uomo che caratterizza la missione per tutta la famiglia umana.

Come suore ci si chiede se davvero si è all’altezza di una chiamata così grande, così forte, alla sequela di Gesù casto, povero e obbediente: e la risposta è sempre titubante…

Ma la certezza della fede è che Dio è con noi, che il Signore purifica e illumina quegli antri di oscurità che abitano ciascuna, e a volte proprio attraverso le fragilità di ognuna pone la grandezza di scelte vere, sincere, eque, ad edificare la sua Chiesa e la sua famiglia umana. Perché la forza non viene solo dalle singole e dalla terra, ma dalla comunità e dal cielo: il carisma che abbiamo ricevuto ci abilita alla missione, della quale siamo investite con la professione religiosa (Cost. 17). Come non si nasce “imparati”, così non si nasce nemmeno donne perfette, orsoline impeccabili, ma tutto si impara dalla vita animata dallo Spirito e dalle relazioni fraterne ad intra e ad extra delle comunità: è il carisma che abilita, che rende capaci, che rende “abili” nel vivere la missione che il Signore affida alla Famiglia religiosa in questo nostro tempo.

La ricerca che ha attraverso la primavera dello Spirito che è stato il concilio Vaticano II, ha portato la congregazione a definire e comprendere la propria identità all’interno della Famiglia Mericiana di cui fa parte, con la caratterizzazione di una missione, una vita fraterna e una spiritualità che si alimentano a vicenda, nel grande tentativo di non vivere in dicotomia o tricotomia, ma di fare unità di questi aspetti della vita essenziali per essere donne di Dio, Orsoline del Sacro Cuore di Maria felici di esserlo, contente della chiamata ricevuta e della corresponsione vissuta, comprese e legate dall’amore di predilezione di Cristo per i poveri, in uno spirito di servizio che attraversa tutti gli ambiti della missione.

Ci sono comunità che hanno uno specifico servizio attorno al quale tutte le sorelle si riconoscono ed operano, e altre che invece esprimono la missione con singole sorelle in diversi servizi e vari luoghi.

Impegnate a trafficare i propri talenti per l’evangelizzazione, le sorelle sono impegnate chi in ambito educativo e di istruzione, chi in quello socio-assistenziale e socio-educativo; altre in quello culturale, altre nel settore pastorale, che spesso attraversa molti impegni di lavoro. Tra la scuola pubblica, le case famiglia e le comunità di accoglienza per minori e per donne adulte in situazione di marginalità sociale, tra l’accompagnamento delle persone nell’età anziana e la custodia delle fragilità che le migrazioni forzate e  la tratta degli esseri umani pongono come grande ferita del corpo e dello spirito, tra lavoro pastorale con bambini, giovani, adulti, parrocchie, diocesi diverse e impegno culturale a incidere sulla cultura di genere, della parità, della giustizia, della legalità, si muovono le quattordici comunità in Italia (nove al Nord, tre al Centro e due nel Sud). Sono queste a contare una maggior presenza di sorelle, un centinaio, tra le quali anche quelle più anziane che hanno dato la vita per il bene degli altri e ora vivono con una certa serenità il tempo della malattia e della vita anziana, dedite soprattutto alla preghiera. In Italia ci sono anche sorelle giovani e adulte, dedite alla vita apostolica attiva, che in continuo dialogo comunitario (e a volte anche in accese discussioni!) si confrontano a partire dalla vita su ciò che la Parola di Dio invita a vivere nell’oggi.

Le tre comunità del Brasile, con otto suore e le giovani in formazione, sono pienamente inserite in quella chiesa latinoamericana che ha una grande vitalità laicale e una presenza nelle periferie della storia, come la terra amazzonica o i bairros delle grandi città. La Fraternità laicale orsolina condivide lo spirito del carisma con grande significatività per tutto l’istituto.

Le due comunità del Mozambico composte da otto suore, una juniores e le giovani in formazione, interpretano nella cultura africana lo spirito orsolino, cercando di vivere l’inculturazione del carisma in una terra così diversa e ricca di vita, anche se martoriata da conflitti e diseguaglianze.

Oggi la congregazione è in fase di ridisegno delle proprie presenze e attività, per mantenersi fedele alla missione, aperta all’identità che si amplia con i diversi contatti ed esperienze di vita, in ascolto della voce di Dio che parla al suo popolo.

sr. Federica Cacciavillani

 

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